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Pavimento pelvico in gravidanza e nel post parto

di Angela Bisceglia - 26.04.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Il pavimento pelvico una zona 'strategica' del corpo della donna, da tenere in allenamento soprattutto durante la gravidanza e nel post parto

In questo articolo

Pavimento pelvico

Il pavimento pelvico è una zona 'strategica' del corpo della donna, da tenere in allenamento in ogni momento della vita ma soprattutto durante la gravidanza e nel post parto. In più, assicura una miglior intesa sessuale con il partner. Ecco perché e come rinforzarla sin dai primi mesi di gestazione. Guarda anche i 10 video per tornare in forma dopo il parto

Che cosa è il pavimento pelvico

"Malgrado il nome 'pavimento' faccia pensare a qualcosa di duro, si tratta in realtà di una zona morbida" esordisce Maria Antonietta Totta, ostetrica e conduttrice dei corsi di accompagnamento alla nascita presso la Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (FG).

"Per pavimento pelvico si intende infatti l'insieme di muscoli, fasce e legamenti che delimitano e chiudono verso il basso le viscere, l'apparato urinario e riproduttivo. La parte più esterna si chiama perineo e per intenderci è quella parte anatomica che poggia sul sellino della bicicletta".

Perché è importante rinforzarlo

Le funzioni del pavimento pelvico

 Il pavimento pelvico assicura la stasi pelvica, cioè mantiene gli organi interni addominali nella giusta posizione, in più ha la funzione di garantire la continenza di urine, feci e gas.

Indispensabile rinforzarlo soprattutto in gravidanza, quando la pressione crescente esercitata dal bebè potrebbe provocare alla futura mamma problemi di incontinenza; infine, giunte al momento del parto, avere un buon controllo di questa zona consente di rilassare i muscoli ed agevolare la fase espulsiva del bambino.

Pavimento pelvico e intimità sessuale

Fa bene anche alla coppia! Un buon tono dei muscoli del perineo ha anche un'influenza positiva sulla vita sessuale, poiché favorisce le giuste contrazioni del canale vaginale, con ovvio soddisfacimento sia per se stesse che per il partner. Per 'allenarsi' in due, si può chiedere la complicità del partner provando a praticare le contrazioni pelviche durante il rapporto e vedere se sono percepite appunto dal partner. Un allenamento utile sia in gravidanza che dopo il parto, per consentire una buona ripresa dell'attività sessuale.

 

Prima di tutto vale la pena andare a fare una visita dal ginecologo che valuterà la tonicità del pavimento pelvico.

E poi possibile avvalersi di queste tecniche, anche se è sempre meglio rivolgersi a uno specialista. Tra le procedure ci sono:

  • Il  biofeedback: un programma computerizzato che aiuta a individuare correttamente i muscoli del pavimento pelvico e a valutarne lo stato di salute
  • L'autovalutazione osservando le contrazioni effettuate con gli esercizi di Kegel: è sufficiente posizionarsi comodamente davanti ad uno specchio, senza mutandine, ed eseguire l'allenamento verificando se il movimento esterno riflette le contrazioni interne e le sensazioni che si avvertono. Il movimento può essere molto evidente o impercettibile e questo può aiutare a capire il grado di tonicità del pavimento pelvico
  • L'esame digitale: che consiste nel toccare il perineo mentre si eseguono contrazioni e rilassamenti della parte. Si può eseguire sia dall'esterno, appoggiando il dito tra ano e vagina, sia dall'interno, inserendo delicatamente un dito nella vagina e sentendo le contrazioni delle pareti vaginali mentre si eseguono gli esercizi di Kegel, cercando di valutare la forza della contrazione e per quanto tempo si riesce a mantenerla
  • Il test del pipì – stop (che non deve però essere eseguito abitualmente): si tratta di cercare di fermare per qualche secondo il flusso di urina durante la minzione. Se l'esercizio risulta difficoltoso o non si riesce ad eseguirlo significa che il pavimento pelvico non è abbastanza tonico.

Come preservare il pavimento pelvico

Le regole di prevenzione.

"Per prevenire la perdita di tono nei vari momenti della vita ed in particolare in gravidanza, è utile evitare la stitichezza e non sollevare pesi" consiglia l'ostetrica; "ma soprattutto, durante attacchi di tosse o starnuti, è necessario chiudersi verso il basso come a voler trattenere la pipì".

Gli esercizi per il pavimento pelvico dopo il parto.

Come tutti i muscoli, anche il pavimento pelvico, se ben allenato, può riprendere il proprio trofismo e tonicità.

Come? "Dopo il parto e appena non si avverte più il dolore di eventuali punti di sutura è sufficiente effettuare due semplici esercizi" risponde Maria Antonietta Totta:

  • "La mattina, quando vai a far pipì, interrompi per pochi secondi il getto delle prime urine. È un esercizio che permette di valutare l'eventuale incontinenza urinaria ma anche di riconoscere i muscoli 'giusti' da attivare e allenare anche al di fuori della minzione.
  • Durante la giornata, ritagliati qualche minuto per praticare delle piccole contrazioni volontarie appunto come quando s'interrompe il getto urinario, veloci come un battito di mani all'inizio e più forti e mantenute in seguito. L'ideale sarebbe 10 contrazioni di 5 secondi con un rilassamento di 10 secondi.

Dal momento che non è il tipo di parto che pregiudica la funzionalità del piano perineale ma la gravidanza stessa, tali esercizi sono raccomandati anche alle donne che hanno partorito con taglio cesareo.

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