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Influenza o raffreddore? Le principali differenze

di Niccolò De Rosa - 28.02.2024 - Scrivici

influenza
Fonte: Shutterstock
Influenza o raffreddore? Come facciamo a capire se si tratta di influenza o se siamo solo raffreddati? Ecco le differenze secondo i medici statunitensi

In questo articolo

Influenza o raffreddore?

Uno starnuto, il naso comincia a colare e il corpo comincia a sentirsi decisamente spossato: influenza o semplice raffreddore? La domanda non è affatto banale perché, soprattutto nei bambini, i sintomi possono essere confusi e portarci facilmente a sottovalutare la cosa - ritardando la guarigione - o, al contrario, a correre inutilmente dal medico.

Influenza e sindromi simil-influenzali: non confondiamole

Molto spesso quando grandi e piccini hanno un po' di febbre e sintomi respiratori pensiamo subito che si tratti di influenza. In realtà esistono molte sindromi simil-influenzali o parainfluenzali che si presentano con alcuni sintomi del tutto simili a quelli dell'influenza vera e propria, ma che sono causate da altri virus come Rhinovirus, Adenovirus o virus sinciziale respiratorio. Anche il Covid-19 si manifesta con sintomi praticamente identici a quelli dell'influenza, tanto che per distinguere le due malattie sappiamo che è necessario ricorrere al tampone molecolare o al test antigenico rapido.

Proprio perché distinguere l'influenza da un comune raffreddore non è così semplice, gli esperti americani dei CDC (Centres for Disease Control e Prevention), con la collaborazione di altri specialisti, hanno stilato alcune sostanziali differenze tra gli acciacchi stagionali e le più "serie" malattie virali.

I sintomi delle sindromi simil-influenzali (raffreddore)

Le sindromi simil-influenzali sono generalmente più lievi dell'influenza. Come riporta il sito dei CDC americani, quando si è raffreddati si hanno maggiori probabilità di avere il naso che cola o il naso chiuso rispetto alle persone che hanno l'influenza. I sintomi del raffreddore iniziano di solito con un mal di gola, che tende a scomparire in circa due-tre giorni. Seguono poi:

  • naso che cola;
  • congestione nasale;
  • tosse grassa o secca.

La febbre è rara negli adulti, mentre nei bambini è più comune. Se si tratta di un semplice raffreddore, inoltre, solitamente non si rischiano seri problemi di salute.

Riconoscere i sintomi dell’influenza

Stando a quanto riportano gli esperti dei Centri americani per il controllo e la prevenzione delle malattie, in generale l'influenza è peggiore del comune raffreddore: i sintomi sono più intensi e iniziano più bruscamente.

I sintomi dell'influenza possono includere:

  • febbre o sensazione di febbre/brividi;
  • tosse;
  • mal di gola;
  • naso che cola o chiuso;
  • dolori muscolari;
  • mal di testa;
  • affaticamento (stanchezza).

Inoltre, l'influenza può avere gravi complicazioni come

  • polmonite;
  • infezioni batteriche;
  • infiammazione del cuore (miocardite);
  • infiammazione del cervello (encefalite);
  • insufficienza multiorgano (ad esempio, insufficienza respiratoria e renale).

Per riassumere la questione, i CDC americani hanno creato una tabella con la frequenza dei sintomi. Noi l'abbiamo tradotta per voi:

Fonte: CDC - the difference between a cold and a flu

Influenza: quali sono i soggetti a rischio

Chiunque può ammalarsi di influenza e seri problemi derivanti dall'influenza possono capitare a chiunque a qualsiasi età, ma alcune persone corrono un rischio maggiore di sviluppare gravi complicazioni legate se si ammalano. I soggetti più a rischio sono:

  • le persone di età pari o superiore a 65 anni;
  • le persone di qualsiasi età con determinate condizioni mediche croniche, come asma, diabete o malattie cardiache;
  • le donne in gravidanza;
  • i bambini di età inferiore ai 5 anni, ma soprattutto quelli di età inferiore ai 2 anni.

Come prevenire l’influenza e le sindromi simil-influenzali

I bambini restano comunque i soggetti più colpiti da influenza e sindromi simil-influenzali. Ecco come si possono prevenire.

 

Il vaccino

Il vaccino antinfluenzale al momento è la miglior difesa contro l'influenza, è una grande opportunità perché permette di ridurre il più possibile i casi di influenza o attenuarne i sintomi.

Le norme igieniche

Sapendo che questi virus si trasmettono per via aerea è necessario adottare le stesse misure igieniche che abbiamo imparato a conoscere durante la pandemia di Covid-19:

  • lavare molto spesso le mani con acqua e sapone per 20-40 secondi;
  • coprire naso e bocca quando si starnutisce o tossisce, ricordandosi di usare la piega del gomito o un fazzoletto di carta e non la mano;
  • restare a case se si manifestano sintomi come febbre, tosse, raffreddore e mal di gola;
  • evitare di toccare occhi, naso e bocca senza aver prima lavato le mani.

Il bambino è raffreddato: quando preoccuparsi

Solitamente i sintomi dell'influenza e delle sindromi simil-influenzali svaniscono nel giro di una settimana o dieci giorni, ma nei bambini piccoli possono svilupparsi alcune complicanze. Ecco le situazioni in cui è bene consultare il pediatra: 

  • se il bambino ha meno di tre mesi e ha la febbre (se ha meno di un mese bisogna recarsi direttamente al pronto soccorso);
  • se la febbre è molto alta e non si abbassa con gli antipiretici e se non scende dopo 4 o 5 giorni;
  • se il bambino è molto abbattuto e sonnolento, poco reattivo;
  • se il bambino (specie se piccolo) è molto irritabile (più del solito) e lamentoso;
  • se vi sono segni di difficoltà respiratoria.

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Revisionato da Francesca De Ruvo

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